Oltre la Soglia dello Stress

Stress, una parola al giorno d’oggi tanto usata da essere inflazionata. Non stupisce certo che in una società come la nostra, basata su concetti di produttività, prestazione, competizione, “life goals” ecc.. lo stress sia diventato uno Status collettivamente accettato e vissuto come un fedele compagno nella quotidianità. Ma facciamo un po’ di chiarezza: innanzitutto, cos’è lo stress? Lo Stress viene definito come “reazione aspecifica dell’organismo alle richieste dell’ambiente”. Possiamo quindi definirci stressati quando fronteggiamo situazioni percepite come minacciose o pericolose: maggiore è il “pericolo” percepito, maggiore sarà l’intensità dello stress. Per quanto riguarda il concetto di “reazione aspecifica” fu Hans Selye (1970) a giungere alla conclusone che il nostro organismo mette in atto un processo stereotipato a prescindere dall’evento stressante. Ebbene, qualsiasi sia la situazione (furto, traffico, esame, dentista, burocrazia…) la risposta fisiologica di ciascuno di noi sarà la medesima.
La Risposta Fisiologica allo Stress: “Lotta o Fuggi”
Stiamo parlando dell’attivazione dell’asse IPOTALAMO-IPOFISI-SURRENE. Nell’immediato questo comporta: – Produzione di Adrenalina da parte del Surrene e immissione in circolo della stessa – Battito cardiaco accelerato – Aumento della pressione arteriosa – Bisogno di ossigeno (fiato corto) E questa appena descritta è la famosa reazione del LOTTA o FUGGI, che atavicamente ci è utile per la sopravvivenza ed è estremamente importante nelle situazioni di pericolo immediato. La situazione certo si complica nel momento in cui questo stato di attivazione diviene una costante nella nostra vita fatta di mille impegni e continue spinte a “dover essere”, “dover fare”, “avere il bisogno di essere”, “avere il bisogno di fare “, cristallizzando il nostro quotidiano nei Doveri e nei Bisogni.
Le Fasi dello Stress: Adattamento ed Esaurimento
Se lo stimolo stressante non scompare in tempi brevi, il nostro organismo entra nella fase definita di “Adattamento”. Questo comporta la produzione di Cortisolo (definito anche ormone anti-stress) da parte del Surrene. Lo scopo di tale ormone è proprio quello di far sì che il nostro organismo possa continuare ad “adeguarsi” e resistere all’attivazione che la situazione stressante comporta, ma ad un prezzo: infatti il Cortisolo ha anche un effetto immunodepressivo. Questo è il motivo per cui quando siamo stanchi, ci ammaliamo di più. Successivamente, può subentrare una vera e propria fase di Esaurimento delle risorse fisiche e psichiche che l’organismo aveva a disposizione per affrontare la situazione. Questo comporta un vero e proprio momento di rottura in cui è possibile che si manifestino serie problematiche a livello sia fisico che psichico, a seconda di come ciascuno di noi tende ad incanalare il proprio disagio. Tra le problematiche fisiche possiamo annoverare ad esempio ulcere e gastriti; quelle psichiche possono prevedere invece una profonda depressione, ansia e insonnia. E fin qui lo stress parrebbe essere l’antagonista della vicenda. Ma facciamo un passo oltre…
Lo stress come frutto di una nostra interpretazione degli eventi
E’ innanzitutto fondamentale specificare che lo Stress nasce sempre da una nostra valutazione/interpretazione di un evento. A fare danni non è l’evento in sé, quanto ciò che ciascuno di noi trae dall’evento stesso e le modalità in cui lo affronta. Quando ci troviamo a dover affrontare una situazione stressante, in generale vi è una tendenza ad osservare e carpire solo quella “fetta” di essa che meglio si adatta alla nostra visione della realtà e alla nostra storia di vita. Davanti allo Stress tendiamo a fare ECONOMIA: questo significa che viene attivato una sorta di “pilota automatico” atto proprio a semplificare e ritualizzare i nostri pensieri, emozioni e comportamenti. Mettiamo quindi in atto dei veri e propri schemi, che hanno origine la maggior parte delle volte nella nostra infanzia, ovvero nel momento in cui non esiste ancora ragionamento ma ogni cosa è bianca o nera, vita o morte, e i nostri genitori sono coloro che detengono l’assoluto potere sulla nostra esistenza. Quella è l’unica realtà possibile in cui apprendiamo cosa è meglio fare per la nostra sopravvivenza e in seguito per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno. E’ in questo frangente che viene costruito il nostro COPIONE di vita, ovvero “un piano di vita subconscio che si basa su decisioni prese durante l’infanzia”. (Berne, anni ’70) E’ importante sottolineare che tali decisioni non sono prese in modo riflessivo e logico (modalità che invece utilizzerebbe un adulto), ma derivano da emozioni. Infatti queste vengono prese prima che il bambino abbia la capacità di parola. Le figure genitoriali hanno un ruolo fondamentale in questo processo poiché esercitano una fortissima influenza sulle decisioni prese dal bambino. Infatti, sulla base dei messaggi genitoriali (che possono essere sia verbali che non verbali) il bambino trae conclusioni su se stesso, sugli altri e sul mondo che lo circonda. E sì, queste decisioni ci accompagnano anche nella vita adulta. Vi è mai capitato di chiedervi “Come mai mi metto sempre in queste situazioni?”, oppure “Perché attiro sempre questo tipo di persone?” ecc…
Conclusione: L’Opportunità di crescita che si cela dietro lo stress
Ma quindi cosa c’entra lo stress? Nel momento in cui siamo stressati, e quindi in qualche modo ci sentiamo in pericolo, è molto facile che ricadiamo all’interno dei nostri schemi automatici e quindi nel nostro copione. Lo stress diventa quindi una sorta di campanello che ci dice che stiamo vivendo nella SEPARAZIONE, in primis DA NOI STESSI non riconoscendo le istanze che ci stanno guidando in quel momento e in secondo luogo DALLA REALTÁ che ci circonda, poiché ne scorgiamo solo la parte che meglio si adatta alle nostre decisioni di copione e ci viene a mancare di conseguenza la capacità di DISCERNIMENTO per valutare cosa rappresenti effettivamente il nostro Massimo Bene. I momenti di stress possono diventare così una chiave per ACCORGERSI dei meccanicismi che mettiamo in atto e a divenire OSSERVATORI di quelle parti “ombra” (dove ombra non significa cattivo, ma nascosto proprio perché NON VISTO) che prendono ancora il sopravvento solo perché, giustamente, vogliono essere riconosciute e acquisire così una loro dignità all’interno della nostra Storia. Questa è la Soglia oltre la quale ci proponiamo e vi proponiamo di andare per poter vivere sempre di più nella vibrazione dell’UNIONE di tutte le nostre parti e avvicinarci così alla realizzazione di ciò che REALMENTE siamo in questa Vita.
Si molto😗
Ci sto lavorando proprio in questo periodo , che è già fortemente disturbante sotto molti aspetti.
La mia infanzia ha influito molto sulle mie reazioni e sul mio Corpo Emozionale .
Non avevo mai analizzato lo stressa sotto questo punto di vista tutto fa parte della nostra evoluzione personale
Certo che l’uomo è un essere veramente complicato..ci sono volte che invidio i miei animali.
Un buon articolo con considerazioni interessanti.
Grazie mille.